La parola diagnosi deriva dal greco e significa nelle sue singole componenti dia (attraverso) e gnosis (conoscenza). Quindi per essa s’intende la definizione del funzionamento psichico della persona attraverso la sua conoscenza. Tale rilevazione e descrizione ha il principale obiettivo di permettere al clinico di valutare il quadro generale del profilo psicologico della persona per orientarsi in modo più modo adeguato verso una strategia terapeutica. È molto importante che lo psicoterapeuta possa riconoscere e comprendere l’intero funzionamento della persona che fa una richiesta di aiuto poiché è sulla base di questa comprensione che orienterà i propri interventi psicoterapici. Ad esempio non tutti potrebbero trarre beneficio da un determinato approccio e sarà nell’abilità del terapeuta individuare, scegliere ed utilizzare al meglio una specifica tecnica terapeutica.
A volte la persona potrebbe aver bisogno soltanto di conoscere il parere dello specialista per trovare una conferma rispetto alle proprie possibilità e risorse e il clinico dovrebbe poter orientare e analizzare in modo chiaro e definito la sua richiesta di aiuto all’interno del quadro generale che egli riporta.
Il colloquio di valutazione e di consulenza psicologica può spesso essere esattamente quello che la persona ricerca per sapere e scegliere ciò che vorrebbe per se stessa nella vita. È il compito dello psicoterapeuta aiutarla a definirla internamente. La diagnosi psicologica aiuta la persona a fare chiarezza rispetto agli specifici bisogni della fase evolutiva che essa vive. Ad esempio una perdita subita come un lutto può soltanto richiedere un breve ciclo di incontri per elaborare al meglio il grande carico di dolore e sofferenza subita.